Ristorante La Chiostrina, una storia che inizia nel Cinquecento
Arte culinaria
Ven, 05/01/2024 - 09:00
Uno scorcio del ristorante La Chiostrina
Chi dice Toscana dice arte, bellezza, paesaggi e… cibo delizioso. Anche nel cuore di Firenze, al Bernini Palace, si celebra il culto della buona cucina con ricette che offrono il meglio della Toscana e sono concepite per sorprendere ogni palato, accogliendo gli Ospiti internazionali alla ricerca del vero sapore locale come gli italiani. Pranzare o cenare qui permette di vivere un’esperienza che inizia ancora prima di sedersi a tavola. Il ristorante La Chiostrina, come suggerisce il nome, ha un’affascinante storia da raccontare.
Un loggiato restituito a nuova vita
Siamo al piano terra dell’hotel, vicino alla hall. Varchiamo la soglia e ci troviamo proiettati nel passato: il ristorante ha trovato posto in un autentico loggiato del Cinquecento. Nel secolo di Michelangelo, Giambologna, Pontormo, Donatello, Bronzino, Rosso Fiorentino qui esisteva già un chiostro. Il locale è stato completamente restaurato, portando alla luce anche una piccola chicca: il pozzo condominiale, oggi murato, in cui le massaie della vecchia Firenze calavano il secchio dalla finestra per attingere l’acqua.
Oggi qui ha trovato posto un ristorante dall’atmosfera sospesa, intima e raccolta, un’oasi di pace nel cuore del centro storico. Lo stile è particolare, la piacevole luce del cortile interno illumina un ambiente riservato e versatile, perfetto per appuntamenti romantici, ma anche incontri di lavoro. Il menù viene rinnovato ad ogni stagione, portando in tavola tanta freschezza.
Uno scorcio del ristorante La Chiostrina
I profumi della Toscana nei menù di stagione
La Toscana è famosa in tutto il mondo per i vini, le carni, i tartufi. Ed è questa tradizione che si onora e si tramanda alla Chiostrina, rivisitando le ricette con un pizzico di originalità e brio. Lo chef si appoggia a piccoli fornitori locali, capaci di assicurare la massima qualità. Il menù porta in tavola tutti i profumi del territorio, tra sentori di timo, menta fresca, misticanza. Il Chianti classico in riduzione insaporisce il filetto di manzo, insaporito con semi di finocchio tostati, zenzero fresco, purea di patate al mandarino, funghi; il pecorino e l’olio extravergine toscani accompagnano le trofiette al pesto artigianale con patate, fagiolini verdi, pinoli; il tartufo nero arricchisce le verdure dell’orto ripiene di crema di basilico con olive toscanelle. La cantina è altrettanto curata, il sommelier è pronto a suggerire i migliori abbinamenti partendo da una selezione di etichette che esprimono il territorio.